Ciao, mi chiamo Maria Grazia, sono nata nel 1961 (leone), ho cominciato prestissimo a creare ... a sei-sette anni facevo le prime "giacchine" per le bambole (sciarpette con due buchi per infilare le braccia) .... poi fiori di carta, portamatite o portafiori con le mollette di legno, ricamo e maglie, tante maglie .... anche ora le idee sono tantissime, purtroppo il tempo è poco ma riesco lo stesso a ritagliarne durante la giornata per "liberarle" ....

sabato 26 novembre 2011

un po' di Natale

E' da un paio di settimane che ho terminato questo alberello di Natale, iniziato al corso di macramé, mancava la sfrangiatura e poi trovargli una collocazione in casa... visto il soggetto e il periodo mi sembra che il posto più adatto sia proprio la porta d'entrata, per augurare il buon Natale a chi entra, esce, arriva o passa davanti.... per il momento è all'interno ma tra qualche giorno il suo posto sarà all'esterno.

domenica 6 novembre 2011

hardanger, il gufo

E' da un po' che ho terminato il gufetto proposto nel sal hardanger di settembre da Lella, ma ho sempre aspettato a pubblicare il post perché dovevo trovargli una collocazione.... fino ad oggi non sono ancora riuscita a trovare una stoffina per fare il lavoro (vorrei fare un porta-uncinetti), ma intanto pubblico il lavoro di ricamo terminato ... un passetto alla volta....

mercoledì 2 novembre 2011

scialletto di lino

Ecco finalmente finito il regalo per il compleanno della ragazza di mio figlio, uno scialletto in filato di lino/cotone al 50%; un filato della Modafil che avevo nell'armadio da tantissimi anni e che non riuscivo a trovargli una possibile lavorazione (troppo sottile per una maglietta se lavorato a filo singolo ma troppo grosso se lavorato doppio; i punti lavorati non si vedevano bene e una semplice maglia rasata mi sembrava sprecata...). 
Poi ho visto nel blog della brava Rosa questo "undine" e ho provato il punto prendendo la sua traduzione... il risultato mi sembrava adatto e ho proseguito; ho poi allungato i giri indicati per renderlo un po' più grande ed aggiunto le frangette... il lavoro terminato è questo e ne sono molto soddisfatta.

sabato 22 ottobre 2011

collana... o braccialetto??

Facendo prove con il cordino cerato nero e utilizzando il nodo navetta (macramé), volevo fare un girocollo ma dopo alcune prove mi sono accorta che, o facevo un girocollo corto corto e non si vedeva il punto del cordoncino, o tenevo il cordoncino più lungo anche se mi piaceva di meno, perché questo tipo di nodo non rimane molto in piatto ... così allunga e allunga, alla fine può anche diventare un grazioso braccialetto, che penso userò molto di più...

domenica 16 ottobre 2011

malga Pletzn


Giornata bellissima quella di oggi, calda, soleggiata, nonostante il freddo notturno (era circa 1,5° a Trento...), per cui Guido ha programmato una passeggiata nella Valle dei Mocheni
Siamo saliti in auto fino a malga Pletzn, sopra Fierozzo, dove abbiamo pranzato con un buonissimo spezzatino, polenta con formaggio fuso e cavolo cappuccio, terminando con strudel e torta allo yogurt e mirtilli.


la brina ancora presente alle 14,30
La salita a piedi al lago di Erdemolo è durata circa un'ora, in mezzo a larici e bosco dai colori autunnali. In alcuni punti, dove il sole non era ancora arrivato, la brina decorava ancora il muschio.
il lago di Ardemolo

domenica 25 settembre 2011

farfallina hardanger


finalmente ho terminato la prima parte del Sal di settembre di Lella, "il gufo e la farfalla". E' la prima volta che mi cimento con questa tecnica di ricamo e pensavo fosse moooolto più difficile, ma con le spiegazioni passo-passo sono riuscita a fare questo...; per la confezione, non trovando una cornicetta che mi convincesse, ho riciclato dei sottopentola e il nastro recuperato dalla decorazione di un uovo di Pasqua..

domenica 18 settembre 2011

girocollo

anche se con un po' di ritardo visto che l'ho terminata e già indossata da più di un mese, pubblico finalmente questo piccolo post per il girocollo con perle di vetro gialle e turchesi, il cordino è semplice coda di topo nera...

sabato 27 agosto 2011

un po' di riciclo

Ogni tanto recupero dalle scatole "avanzi" e "si può ancora riutilizzare" degli avanzi, appunto, in questo caso di pelle recuperata da una vecchia borsa non più utilizzata... cordino, perline, cordonetto colorato, anelli e un po' di lavoro rubato alla sera.... ecco pronti dei portachiavi, che avrei voluto mettere in vendita oggi al mercatino, ma che ho tralasciato per la stanchezza accumulata per il lavoro e il caldo, la previsione della pioggia (e non avevo voglia di montare anche il gazebo) che poi si è avverata con un bell'acquazzone e temporale in mattinata e, a posteriori, vista la bufera di vento del pomeriggio... spero di poter partecipare al prossimo, il secondo sabato di settembre....
con questo post partecipo a
grab button for decoriciclo

sabato 20 agosto 2011

Monti Lessini


Anche se sono nata ad Ala (bassa Val Lagarina) e ci ho vissuto fino ai 22 anni, non ero mai andata sui monti Lessini. L'occasione è stata mercoledì scorso, 17 agosto, per fare un'escursione con il rampichino, seguendo alcuni tratti della Lessinia-bike. Io e Guido siamo saliti con l'auto fino al parcheggio in località Sega di Ala, a lato dell'Albergo Alpino. Da qui è iniziato il nostro giro verso Passo Fittanze, Malga Lessinia e Monte Castelberto. 
la frazione di Ronchi di Ala
e il Gruppo del Carega

Pochi passi e siamo saliti all'osservatorio, punto dal quale c'è una bellissima vista su tutti i monti della valle dell'Adige, la parte nord di Ala fino quasi a Rovereto e la valle di Ronchi col Gruppo del Carega.


Poi siamo tornati al passo Fittanze e saliti al Corno d'Aquiglio, a sud, da dove c'è una bellissima vista sulla parte meridionale della Val Lagarina, dalla zona di Borghetto fino la pianura padana e oltre; 
da Peri al lago di Garda

nonostante la foschia, infatti, si vedeva il lago di Garda e parte della pianura padana... un signore che era lì ci ha detto che quando la giornata è limpida si riesce a vedere la laguna di Venezia e la pianura giù fino Bologna....
altipiano della Lessinia
verso Venezia

Abbiamo poi proseguito lungo i Denti della Sega fino a scendere in località Busoni di Monte Borghetto (il nome Busoni deriva dai molti “buchi”, gallerie che bucano la cima Borghetto, scavate in occasione della 1° guerra mondiale dall'esercito italiano per poter controllare e tenere sotto tiro la Val Lagarina – l'allora zona di battaglia tra Italia e Austria -). 
Ala vista dai "Busoni"
Da qui una bellissima vista su Ala e la valle verso Rovereto.
Ritornati poi alla Sega, l'intenzione era di fermarci a sentire il concerto, uno dei tanti della manifestazione “suoni delle Dolomiti”, in programma a Malga Fratte, ma ero troppo stanca e ci siamo fermati all'Albergo Alpino a mangiare un bel tagliere di affettati con una buonissima giardiniera fatta da loro.
Il percorso era di circa 36 km., continui sali-scendi anche se non troppo ripidi e un caldo afoso nonostante l'altitudine.
il casello di Sabbionara di Avio visto dai "Busoni"
l'imbocco di uno dei "Busoni"

lunedì 15 agosto 2011

Val di Non

Sfruz
Venerdì scorso, 11 agosto, io e Guido abbiamo fatto un bellissimo giro con il rampichino, in Val di Non, sull'altipiano della Predaia....
Siamo partiti dalla località 7 Larici e scesi su stradine secondarie e di campagna a Smarano e giù fino ai laghi di Coredo e Tavon.
Da quì ancora strade forestali e sentieri in discesa fino al Santuario di San Romedio.
il Santuario di San Romedio
Finita la discesa bisogna poi risalire e da quì, salendo lungo la  bellissima (e ripida) gola della valle di Verdes in poco più di due ore siamo ritornati nella piana dei 7 Larici.




La mia intenzione iniziale era di fermarmi a prendere il sole, anche perché dai 13° del mattino la giornata ora era veramente calda, e lasciare che Guido finisse il giro che si era programmato.... invece, visto che non ero poi così senza fiato, ho preferito seguirlo, sempre con l'intenzione di ritornare non appena la salita fosse diventata troppo impegnativa.
La salita ad un certo punto è diventata veramente ripida, ma mi dicevo... ancora poco, alla prossima curva mi fermo e scendo alla macchina.... alla fine, dopo varie soste per riprendere fiato e ormai decisa a vedere la fine della salita, siamo finalmente arrivati alla malga nuova di Coredo dove ci siamo fermati per recuperare le forze (e riempire lo stomaco...menù fisso tris di canederli, polenta e spezzatino, craruti con pancetta e lucanica...) e prendere finalmente un po' di sole.
il custode delle nostre bici alla malga


Dopo il meritato riposo, di nuovo in discesa fino ai rifugi Predaia "ai Todés-ci" e Sores, piccola risalita al passo Predaia e arrivo ai 7 Larici.
In totale il percorso è stato di circa 33 km., molto impegnativo, ma molto, molto bello...

domenica 14 agosto 2011

cuori in cornice

Ultimo aggiornamento e fine del Sal Coeur 2011 proposto da Barbara nel suo blog.
Pensavo di impiegarci più tempo visto che il primo cuore mi aveva tenuta impegnata poco più di tre settimane; invece, non solo ho già terminato gli altri due come mi ero prefissata, ma li ho anche incorniciati.
All'inizio pensavo di fare tre cornicette singole, una sotto l'altra legate da un nastro, ma non sono riuscita a trovare cornici adatte; così ho recuperato una vecchia cornice, un avanzo di plexiglas, un cartoncino color panna recuperato da vecchi documenti e con molta pazienza e qualche ora di lavoro per centrare bene i cuori, sistemarli bene sul retro (sono tre cuori singoli col tessuto piegato bene e fissato senza sovrapposizioni...), ho ritagliato il passe-par-tout...... devo dire che sono veramente contenta del risultato.....

sabato 13 agosto 2011

collana estiva

Anche se la collana l'ho fatta qualche mese fa, la posto solo ora perché è adesso che la indosso molto spesso; d'estete con le magliette più scollate è più facile indossarla, piuttosto che d'inverno con i maglioncini....
Ho usato perle di vetro e anche se è molto semplice è adatta sia per un abbigliamento sportivo che elegante.

giovedì 28 luglio 2011

altipiano di Luserna

Domenica (17 luglio ma solo ora sono riuscita a scaricare e mettere a posto un po' le foto) in m-bike sull'Altipiano di Luserna, una parte della 100 km dei forti (circa 26 km) con partenza da Malga Laghetto, passando per Passo Vezzena, Malghe Basson, Malga Campo, Millegrobbe e ritorno a Malga Laghetto.
E una zona bellissima, anche lo scorso anno abbiamo percorso alcuni tratti di questo itinerario, anche perché nonostante ci siano alcuni tratti un po' impegnativi, è sempre possibile percorrere circuiti più brevi. 
Sul percorso abbiamo incontrato parecchie persone in passeggiata, oltre ad altri m-bikers. Peccato per il tempo perché coperto ed anche un po' freddo nella tarda mattinata (al ritorno alla macchina erano ben 18°, scesi a 15° verso le 13 dopo  pranzo!!).
la chiesetta di Santa Zita
al passo Vezzena
Poi, visto che eravamo in zona, abbiamo fatto una visita alla chiesetta di Santa Zita al Passo Vezzena e al Centro Documentazione di Luserna per vedere la mostra "un anno sull'Altipiano" e le altre piccole mostre "La battaglia dell'Ortigara", "Comunità cimbra di Luserna", "Grande Guerra", "Fauna degli Altipiani". In questo centro, a differenza degli altri musei, è possibile fare foto...
cosa si può vedere al Centro Documentazione di Luserna


domenica 24 luglio 2011

maso Filzerhof

Oggi essendo una giornata un po' nuvolosa con pioggerella a tratti, un po' ventosa, insomma non proprio adatta per fare il solito giro in bici, io e Guido siamo andati a vedere Maso Filzerhof, un maso della Valle dei Mòcheni ora trasformato in museo. Una occasione per vedere qualcosa che è a noi vicino ma che non si ha mai il tempo per visitare...

sabato 16 luglio 2011

sul Monte Ortigara

Finalmente ho avuto il tempo di scaricare le foto del giro in m-bike di domenica 10 luglio verso il M. Ortigara. Io e Guido siamo saliti in macchina fino il rifugio Barricata e da lì con strade forestali con la m-bike fino al piazzale delle Lozze. 
il Monte Ortigara
L'occasione della salita era per la commemorazione dei caduti della 1^ guerra mondiale sull'Ortigara. Lì abbiamo dovuto lasciare le bici e salire per gli ultimi 20 minuti a piedi fino alla chiesetta delle Lozze; il sentiero era una continua colonna sia in salita che discesa verso la conca della commemorazione e oltre fino al Monte Ortigara, come si intravede poi quì a lato, osservando bene nel bosco..
la chiesetta delle Lozze









Momento molto commovente è stato l'alzabandiera, con l'inno d'Italia intonato da tutti i presenti.
La giornata era bellissima, soleggiata e calda.


Ad un certo punto perfino una farfalla ha pensato bene di farsi dare un passaggio...

in discesa al ritorno
in salita al piazzale
delle Lozze

lunedì 6 giugno 2011

Dobbiaco - Cortina - 4 giugno 2011

la vecchia stazione di
Ospitale

Io e Guido avevamo in programma di fare, prima o poi, il percorso della Dobbiaco-Cortina, con mountain-bike, 60 km totali tra andata e ritorno, ma dovevamo trovare un fine settimana lungo, in modo da poter essere già in zona il mattino e poter riposare la sera senza dover rientrare a casa subito. Inoltre, potendo scegliere, non volevamo fare il percorso in periodo di troppo afflusso turistico. Il tempo poi finora non era stato bellissimo, soprattutto il sabato, ma abbiamo rischiato e devo dire che è stato bellissimo.
l'uscita della galleria più lunga
a 7 km da Cortina d'Ampezzo
Sabato scorso è stata una giornata soleggiata ma non troppo calda, qualche piccolo annuvolamento ma senza pioggia (venerdì e domenica sono state, invece, due giornate di tempo pessimo, temporali e freddo dappertutto).
in discesa verso Cortina
Abbiamo trovato alloggio in un agritur di Valdaora di Mezzo, molto carino ma con offerta di solo alloggio (appartamenti completi di tutto, comodi per vacanze di più giorni).
vista verso le Cime di Lavaredo
dal lago di Landro, a metà percorso


Il tracciato ripercorre il percorso dell’ex-ferrovia che collegava le due località, Dobbiaco e Cortina d’Ampezzo, attraversando paesaggi mozzafiato, immersi nella natura incontaminata.











Alcuni dei fiori stupendi che troviamo lungo il percorso
I panorami bellissimi e siamo riusciti anche a fare un giro (questa volta non in bici...) ai laghi della zona e a Brunico.
A dire la verità la visita avrebbe meritato più tempo ma ci siamo ripromessi di ritornare...

il lago di Braies
altra vista del lago di Braies

le cime di Lavaredo viste dal
lago di Misurina
il lago di Misurina






alcuni ospiti del parco di un albergo 
al lago di Anterselva
il lago di Anterselva
il Duomo di Brunico